Inventario dei fondi archivistici - Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Il Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea è lieto di presentare al pubblico degli studiosi il nuovo inventario dei propri fondi archivistici, la cui raccolta iniziò fin dalla costituzione nel 1949, per volere del Senato Accademico dell’Università di Padova, dell’Istituto per la storia della Resistenza nelle Tre Venezie. L’Ateneo patavino fin dall’armistizio dell’otto settembre aveva assunto la guida politico-militare della Resistenza, a cominciare dalla costituzione del Cln regionale, e non è dunque un caso che ad esso sia stata attribuita – unica in Italia – la medaglia d’oro al valor militare. Nel corso degli anni l’Istituto è stato presieduto e diretto da personalità di altissimo profilo scientifico e morale, da Egidio Meneghetti a Roberto Cessi, da Enrico Opocher ad Angelo Ventura, da Dino Fiorot a Giuliano Lenci, mentre la raccolta e la sistemazione della documentazione ha impegnato per anni studiosi quali Francesco Feltrin, Chiara Saonara, Maria Rosa Davi. Ci pare giusto ricordare che soprattutto durante la quarantennale direzione scientifica di Angelo Ventura l’Istituto, oltre a raccogliere e inventariare una vastissima documentazione sulla Resistenza e sul secondo conflitto mondiale, proveniente anche da archivi stranieri, ha saputo svolgere una essenziale opera di promozione della ricerca storica, testimoniata dalla fitta sequenza di pubblicazioni, di seminari e di convegni scientifici curati negli ultimi decenni. Oggi il patrimonio archivistico del Centro di Ateneo supera le 400 buste, e nel corso degli anni i versamenti di materiale documentario si sono susseguiti incessantemente. Dopo la sua costituzione, nel 2014, il Centro di Ateneo, che ha ereditato il patrimonio e la missione dell’Istituto, grazie ad un generoso contributo della Fondazione Cariparo, sempre sensibile alle tematiche della conservazione, del restauro e della disseminazione delle conoscenze, ha avviato un lungo e laborioso lavoro di sistemazione e inventariazione dell’archivio, di cui questo corposo volume è ora il frutto. Alla costruzione di questo nuovo inventario, che ci auguriamo potrà essere di stimolo per nuove ricerche storiche, ha sapientemente lavorato per più di due anni la dottoressa Franca Cosmai, che ringraziamo per la grande competenza e la dedizione con cui ha affrontato un compito tutt’altro che semplice o agevole.