Autodeterminazione e aiuto al suicidio
La Corte costituzionale, nell’ordinanza n.
La Corte costituzionale, nell’ordinanza n. 207/2019 in tema di aiuto al suicidio (caso Cappato), ha rilevato nel caso specifico un eccesso punitivo assieme ad una irragionevole disciplina del trattamento di fine vita, ma ha sospeso il giudizio fino al 25 settembre 2019, invitando il legislatore a riformare nel frattempo la materia in termini compatibili con la Costituzione e nel quadro complessivo della disciplina giuridica delle scelte di fine vita, soprattutto la legge 22 dicembre 2017, n. 219 in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. Sui contenuti e sulle prospettive di questa ordinanza dialogano cultori di diverse discipline giuridiche e mediche. Nella sezione dedicata al diritto comparato è rappresentato lo stato giuridico di alcuni paesi stranieri che costituiscono interessanti campioni di riferimento, quali Germania, Austria, Francia, Regno Unito, Canada, Svizzera, Spagna e Paesi Bassi. Nella seconda sezione, premesso un inquadramento di natura storica della materia, giuristi di diversa estrazione - civilisti, costituzionalisti e penalisti - si confrontano con cultori della scienza medica e della bioetica, per discutere delle conseguenze della pronuncia costituzionale. Emergono varie prospettive e molteplici profili critici riguardo alle modalità e ai contenuti dell’auspicato futuro intervento legislativo volto a regolare la tematica dell’aiuto al suicidio e del trattamento di fine vita.