Ciò che resta della coscienza coloniale italiana: memoria urbana e resistenze cittadine

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Year
2024
Pages
228
ISBN
978-88-6938-435-6
Book subjects
Nel secondo dopoguerra, il ricordo delle violenze sistematiche e la rimozione dei crimini coloniali dalla memoria collettiva furono assorbiti dal mito degli “italiani brava gente”, una narrazione benevola e autoassolutoria dell’operato italiano che ha di fatto ostacolato un’elaborazione critica del fenomeno coloniale nazionale. Il passato coloniale non collettivamente discusso, però, ha lasciato indelebili tracce: vie, piazze, statue e monumenti celebrativi di battaglie ed eroi coloniali ereditati dal passato riaffiorano costantemente e diffusamente in tutto il territorio nazionale. Questi elementi dell’arredo urbano, negli ultimi anni, si sono trasformati in spazi contesi e contestati tra chi li difende dalla cancellazione della storia e chi invece rivendica l’esigenza di contestualizzarli criticamente. È a partire da questo fenomeno che si intende comprendere in che modo ciò che resta della consapevolezza di essere stati un popolo di colonizzatori si manifesti tanto nel dibattito pubblico quanto nel tessuto urbano nazionale, con la speranza che la messa in discussione del mito degli “italiani brava gente” diventi uno strumento per la risignificazione degli spazi pubblici e la promozione di una memoria critica e consapevole delle pagine più buie della storia coloniale nazionale.