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In difesa degli studenti
col frammento di una lettera in difesa degli ebrei
Tornato a Padova per studiare legge, nel 1853 il ventunenne Nievo scrivo al foglio bresciano «La Sferza» per difendere gli studenti del Bo, accusati dal direttore Mazzoldi di preferire i piaceri della socialità a quelli dello studio, e lo fa rivendicando i diritti di una gioventù in cui ferve «la parte viva e pensante della nazione».
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Tornato a Padova per studiare legge, nel 1853 il ventunenne Nievo scrivo al foglio bresciano «La Sferza» per difendere gli studenti del Bo, accusati dal direttore Mazzoldi di preferire i piaceri della socialità a quelli dello studio, e lo fa rivendicando i diritti di una gioventù in cui ferve «la parte viva e pensante della nazione».