Shakespeare in Italia «au tournant des Lumières»
Il complesso periodo tra la fine dell’età dei Lumi e l’inizio di una nuova epoca ancora legata al passato ma già entrata in una fase cruciale di rinnovamento è qui lett
Il complesso periodo tra la fine dell’età dei Lumi e l’inizio di una nuova epoca ancora legata al passato ma già entrata in una fase cruciale di rinnovamento è qui letto attraverso il filtro dell’opera di Pierre Le Tourneur, primo traduttore francese dell’intera produzione teatrale shakespeariana (1776-1783). L’impresa, che si configura come una vera enciclopedia sul tema, in senso pienamente illuministico, ha un’ampia risonanza europea e rappresenta un punto di riferimento per il mondo culturale dell’epoca, così come lo è il suo autore, già conosciuto per la traduzione delle Notti di Young, delle Meditazioni di Hervey e delle Poesie di Ossian: esperienze letterarie importanti, che marcano un sensibile cambiamento delle categorie estetiche del gusto. Su questo retroterra si innesta la ricezione della produzione drammaturgica di Shakespeare. Il saggio indaga la presenza della traduzione letourneriana nei tre autori più significativi del periodo, Alfieri, Monti e Foscolo, analizzandone i diversi approcci: dal problematico accostamento, sempre negato e nascosto, di Alfieri alla sincera ammirazione di Monti, che trova sfogo nell’abbondanza di citazioni, fino all’assimilazione profonda del poeta di Zante.