GOLD-BAND GLASS

FROM HELLENISTIC TO ROMAN LUXURY GLASS PRODUCTION

Gold-band glass is a category of luxury glassware so far barely investigated in glass studies, despite the high interest for the history of ancient glass from both a technical and a socio-economic

40,00 €
Year
2019
Pages
236
ISBN
978-88-6938-148-5
Codice
9788869381485
Book subjects
Authors

Gold-band glass is a category of luxury glassware so far barely investigated in glass studies, despite the high interest for the history of ancient glass from both a technical and a socio-economic perspective. This research aims to revise the study methodology, starting from classification, basing on a newly developed approach combining morphology, technical details and stylistic aspects. The complex technology of gold-band glass, far from being fully understood, has been investigated thanks to the collaboration of the Roman Glassmakers, Mark Taylor and David Hill, experts with great experience in ancient glassmaking techniques. Through the experiments it was possible to confirm some of the hypotheses based on the examination of the originals. For the first time, gold-band glass was reproduced in an experimental wood furnace. The study allowed the acknowledgement of two productions, the Hellenistic and the Roman one, achieving reliable hypotheses of chronology, based for the first time on an in-depth analysis and on widely collected archaeological data. The Hellenistic production has been dated between the 2nd and the end of the 1st century BCE; the Roman one between the last quarter of the 1st century BCE and the mid-1st century CE. The workshop sites are difficult to locate, because of the lack of archaeological evidence, especially for the Hellenistic period. For that age, the most probable site appears to be Alexandria. For the Roman period, Rome and Aquileia were possibly the workshops involved in gold-band glass production. Gold-band glass represents a relevant piece in the wider puzzle of ancient glass history, clarifying the picture of the flourishing Romano-Italian industry of the early Empire.

 

Il vetro a bande d’oro è una produzione di lusso ellenistico-romana, scarsamente indagata in letteratura, sebbene significativa dal punto di vista tecnologico e storicoeconomico. Il presente lavoro mira a rinnovare la metodologia di indagine, a partire dalla classificazione, attraverso un approccio che combina aspetti morfologici, tecnici e stilistici. Il complesso processo produttivo, prima d’ora scarsamente compreso, è stato indagato grazie alla collaborazione con vetrai esperti in riproduzioni di vetro storico (Mark Taylor e David Hill), grazie ai quali è stato possibile corroborare alcune delle ipotesi avanzate sulla base dell’osservazione degli originali. Per la prima volta nella storia degli studi, il vetro a bande d’oro è stato riprodotto in una fornace sperimentale alimentata a legna. Questo studio ha demarcato le due produzioni, ellenistica e romana, avanzando ipotesi sulla cronologia basate per la prima volta su dati archeologici e su una ricerca approfondita; proponendo per la prima una datazione tra il II e la fine del I secolo a.C., per la seconda tra l’ultimo quarto del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C. La localizzazione delle officine rimane molto problematica, a causa dell’assenza di siti di produzione archeologicamente ben attestati, soprattutto per quanto riguarda il periodo ellenistico, per il quale la candidata più attendibile rimane Alessandria d’Egitto. Per l’epoca romana, Roma e Aquileia vengono riconosciute quali possibili sedi produttive. Lo studio del vetro a bande d’oro rappresenta un tassello centrale nel più complesso e ampio quadro che è la storia del vetro antico, gettando nuova luce sulla fioritura dell’industria vetraria in Italia nella prima età imperiale.