![ELSA ELSA]({"80":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_80\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=rbXq60kF","240":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_240\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=Qzs3sBUS","400":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_400\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=A7R9NFay","560":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_560\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=kuauD2e_","720":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_720\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=yvhpUy3P","880":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_880\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=UYIqH3xU","1040":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1040\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=9NYGpc46","1200":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1200\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=bsUXpfo0","1360":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1360\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=Su3F5UfH","1520":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1520\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=ut_81DwD","1680":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1680\/public\/images\/elsa_fronte.jpg.webp?itok=HZb65OG0"})
ELSA
Edito nel 1874, soltanto un anno prima della scomparsa di Angelica Palli, il racconto lungo (o romanzo breve) Elsa conferma i temi più cari alla scrittrice di Livorno,
Edito nel 1874, soltanto un anno prima della scomparsa di Angelica Palli, il racconto lungo (o romanzo breve) Elsa conferma i temi più cari alla scrittrice di Livorno, proponendoli nella forma, ancora viva pur sul finire del secolo, della narrazione a fondo storico. Entro la cornice del Duecento insanguinato dai conflitti tra i comuni d’Italia (protagoniste ne sono in questo caso Pisa e Genova, opposte nella battaglia navale della Meloria), si dipana la tragica vicenda di due amanti, Elsa e Uberto, cui la nascita imporrebbe le ragioni dell’odio in luogo di quelle della tenerezza. Memorie dantesche e suggestioni letterarie più recenti – principalmente foscoliane e manzoniane – costituiscono la filigrana di pagine dalle quali traspare in tutta la sua evidenza l’amor di patria che sempre animò l’autrice: in un’epoca vivamente segnata dall’esperienza risorgimentale, la rappresentazione delle varie infelicità, collettive e individuali, cui le discordie intestine inevitabilmente condannano, risuona infatti come un monito, è un appello alla concordia e alla fratellanza rivolto a quanti condividono la nascita sotto uno stesso cielo.