![La Serenissima via mare La Serenissima via mare]({"80":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_80\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=QUGweqED","240":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_240\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=xlZITuQ1","400":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_400\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=cfSugOxY","560":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_560\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=Fy3-qbzs","720":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_720\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=vlgJxf4J","880":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_880\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=cK7tj2XU","1040":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1040\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=B_h0ceQ7","1200":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1200\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=S0ABTEXQ","1360":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1360\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=oXQ0P-FB","1520":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1520\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=D3p8Yvd8","1680":"https:\/\/www.padovauniversitypress.it\/sites\/default\/files\/styles\/bookcover_1680\/public\/images\/9788869381775.jpg.webp?itok=X4rfBtrw"})
La Serenissima via mare
Per tutto il corso del Medioevo, ma soprattutto a partire dai secoli XIV-XV, la Serenissima ha intrattenuto costanti rapporti con la sponda opposta dell’Adriatico.
Per tutto il corso del Medioevo, ma soprattutto a partire dai secoli XIV-XV, la Serenissima ha intrattenuto costanti rapporti con la sponda opposta dell’Adriatico. L’influenza della città veneta in queste regioni non si attuò solamente tramite la politica e la mercatura, ma su un più vasto piano sociale, culturale e artistico. I saggi contenuti nel presente volume indagano in particolare i legami che Venezia instaurò con il Quarnaro, la regione più settentrionale dell’arcipelago dalmata: le testimonianze cultuali e materiali, dalle opere d’arte su tavola, ai preziosi ricami intessuti di fili d’oro e d’argento, ai pregiati prodotti dell’intaglio ligneo, che qui giungevano dalla laguna, non miravano solo ad abbellire gli altari degli edifici sacri affascinando i fedeli e accompagnandone il sentimento religioso, ma costituivano anche un fenomeno identitario e un’orgogliosa esibizione di ricchezza, oltre che un omaggio alla Serenissima, per quanti avessero potuto fregiarsi della loro presenza nelle chiese delle proprie città.